Sovere Rifugio-Museo della Malga Lunga

Lombardia | Sovere (BG)

Il luogo e le vicende

Il nome della “Malga Lunga” è legato alla memoria della giornata del 17 novembre 1944 quando reparti della legione repubblichina “Tagliamento” vi sorpresero e catturarono parte di una squadra della 53ª Brigata Garibaldi “Tredici Martiri” che operava tra il lago d’Iseo e l’alta Val Seriana ed era intitolata ai tredici partigiani fucilati a Lovere il 22 dicembre 1943. Infatti, per la vicinanza della strada statale che conduce al passo del Tonale − di forte rilevanza strategica per l’esercito tedesco − quella zona era frequentemente sottoposta a serrati rastrellamenti. Dopo aver tentato di difendersi e di respingere l’imboscata, il comandante della quadra Giorgio Paglia trattò la resa e i fascisti promisero che la vita ai suoi uomini sarebbe stata risparmiata. Ma così non fu: due partigiani feriti durante lo scontro a fuoco vennero uccisi a pugnalate mentre gli altri sei furono portati a Costa Volpino e fucilati davanti al cimitero qualche giorno dopo. A Giorgio Paglia, figlio di un decorato della guerra d’Etiopia, i fascisti offrirono la grazia che egli, però, rifiutò avviandosi con i suoi compagni verso il plotone d’esecuzione.
Già incendiata durante il rastrellamento fascista del 1944 e negli anni ridotta a rudere, la Malga Lunga venne ricostruita, a partire dal 1979, per iniziativa di alcuni ex partigiani della 53ª Brigata Garibaldi “Tredici Martiri” che, in nome della sua forte valenza simbolica, chiesero al proprietario Gianni Radici di destinarla a luogo di memoria, per ricordare i caduti della lotta di Liberazione. In quell’anno la cascina venne dunque donata al Comune di Sovere e affidata alla gestione di un comitato composto da rappresentanti delle amministrazioni comunali limitrofe e delle associazioni partigiane. Il 20 settembre 1981 il rifugio venne inaugurato dal presidente dell’Anpi nazionale Arrigo Boldrini e in una piccola sala dell’edificio venne allestita una mostra permanente di immagini e cimeli. Vi erano cioè conservate ed esposte le fotografie dei giovani uccisi durante il rastrellamento del novembre 1944, copie delle lettere scritte da alcuni di loro alle famiglie prima della morte ma anche immagini di vita quotidiana della brigata, di contadini e famiglie di civili che collaborarono e sostennero la lotta partigiana. Una parete era inoltre dedicata alla memoria della Resistenza nella zona, con fotografie di cippi e monumenti dei dintorni. A metà degli anni Duemila, il Comune di Sovere, l’Anpi e l’Istituto bergamasco per la storia del movimento di liberazione hanno iniziato a progettare la trasformazione della Malga Lunga in Museo della Resistenza nel quale conservare memoria non solo della 53ª Brigata Garibaldi ma di tutta la lotta partigiana in alta valle. Nel 2012, al piano superiore, è stata creata un’aula didattica e spazi consoni per il museo multimediale che si stava allestendo e che è stato inaugurato l’anno successivo. Nel luglio 2013, dunque, è stato inaugurato nella Malga Lunga il Museo multimediale interattivo della Resistenza bergamasca, dove, toccando semplicemente uno schermo video con un dito, i visitatori possono consultare gli elenchi delle formazioni partigiane che hanno operato nella provincia di Bergamo o dei bergamaschi che hanno combattuto in altre zone d’Italia o all’estero. Di molti partigiani è poi possibile consultare fotografie, documenti e profili biografici ed è possibile conoscere le varie bande e brigate della zona e i principali eventi qui accaduti tra il 1943 e il 1945. Nella Malga Lunga, dunque, la prima mostra documentaria si è nel tempo arricchita di postazioni multimediali che, insieme alla fisicità e alla forte valenza simbolica del luogo, ne fanno un efficace luogo di memoria.
Comune di Sovere (Bg)