Piemonte | Carignano (TO)
- resistenza nelle città
Il luogo e le vicende
Carignano, a pochi chilometri da Torino, è tristemente noto nella memorialistica e nella storia resistenziale per l’eccidio di Pilone Virle, avvenuto il 7 settembre 1944. Verso la fine del giugno 1944, reparti tedeschi condussero una serie di rastrellamenti nella zona nord orientale del Cuneese fino al confine con la provincia di Torino, per debellare bande partigiane che vi si erano stabilite. Operazioni che provocarono, insieme all’arresto dei loro capi, lo sbandamento di alcune formazioni di “ribelli”, in gran parte costituite da giovani di Carignano. Qualche mese dopo, nei primi giorni di settembre, alcuni partigiani del paese organizzarono un’imboscata a due soldati tedeschi che, soli, si erano fermati all’osteria di Pilone Virle e uno dei due rimase ucciso. Immediatamente il paese fu occupato da un intero reparto della Wahrmacht che impose coprifuoco, stato d’assedio e arrestò una decina di cittadini per fucilarli per rappresaglia minacciando la distruzione dell’intero paese. Il giorno successivo militi della X Mas rastrellarono tutte le abitazioni del paese, devastando molte case, rubando in molte di esse e uccidendo un contadino. Intanto la mediazione della comunità riuscì a istituire trattative con il comando tedesco per ricompensare con un pagamento la vita dei dieci ostaggi. Questi vennero dunque liberati ma alla mattine del 7 settembre, in paese giunse un autocarro tedesco che trasportava 8 partigiani prelevati alle carceri Nuove di Torino e che furono impiccati a Pilone Virle nello stesso luogo in cui rimase ucciso il soldato tedesco. Tra di loro c’era anche Leonardo Cocito, uno dei maestri di antifascismo di Beppe Fenoglio.
Il Museo civico di Carignano è ospitato dal 2001 nei locali del Municipio ma la sua storia ha inizio molto tempo prima quando, nel 1970, la nipote dell’archeologo carignanese Giacomo Rodolfo donò al comune i materiali e i testi che lo zio stava preparando per un museo destinato a raccogliere memorie, opere e oggetti legati alla storia del territorio. Intorno a quella donazione, legata soprattutto alla storia antica del paese, dalla preistoria al medioevo, si è nel tempo sviluppata l’attuale esposizione che, tramite un accostamento disorganico di materiali eterogenei e di varia provenienza, giunge fino al secondo conflitto mondiale. L’ultima sezione del museo, però, quella dedicata alla società carignanese tra XIX e XX secolo, è la più esile, così come davvero scarno è lo spazio dedicato alla guerra e alla lotta partigiana: di essa sono conservate poche tracce che, tuttavia, meritano di essere segnalate per il fatto di essere legate all’eccidio di Pilone Virle, come le corde con cui gli 8 partigiani furono impiccati o la ricostruzione illustrata del rastrellamento e della rappresaglia che sconvolsero la comunità di Carignano.
- Sala della Resistenza di Alba (Cn)
- Sala della Resistenza di Bra (Cn)
- Museo Storico Badogliano di Grazzano Badoglio (At)
- Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino
- Centro studi “Piero Gobetti” di Torino Casa delle memorie di S. Donato di Mango (Cn)
- Museo del Centro culturale Davide Lajolo di Vinchio d’Asti (At)
- Gianni Oliva, La Resistenza alle porte di Torino, Franco Angeli, Milano 1989.
- Michele Florio, Resistenza e Liberazione nella provincia di Torino (1943-45), Gribaudo, Cavallermaggiore 1993.
- Luciano Boccalatte, Giovanni De Luna, Bruno Maida (a cura di), Torino in guerra 1940-1945. Catalogo della mostra (Torino, 5 aprile-28 maggio 1995), Gribaudo, Torino 1995.
- 38/45. Guida ai luoghi della guerra e della Resistenza nella provincia di Torino, a cura di Luciano Boccalatte, Andrea D'Arrigo, Bruno Maida, Blu Edizioni, Torino 2009.