Mostra-Museo Cassibile Memorie e immagini

Sicilia | Cassibile (SR)

Il luogo e le vicende

Cassibile è una frazione del comune di Siracusa, a una quindicina di km dal centro verso Sud e conta oggi poco più di 6500 abitanti, ed è nota perché proprio qui venne firmato l’armistizio del 3 settembre 1943, reso noto il successivo 8 settembre, uno degli eventi più importanti della storia dell’Italia unita. L’atto, firmato in un attendamento, fu stipulato dal generale Giuseppe Castellano, a nome del primo ministro italiano Pietro Badoglio, e dal generale Walter Bedell Smith a nome del generale Dwight Eisenhower.

L’armistizio, vera e propria resa incondizionata dell’Italia, implicò la cessione delle ostilità tra Italia e Alleati. La prima si impegnava a compiere «ogni sforzo per rifiutare ai tedeschi tutto ciò che potrebbe essere adoperato contro le Nazioni Unite», cioè consegnare agli Alleati i prigionieri di guerra, trasferire la propria flotta aerea e marittima nei porti in mano agli anglo-americani e a cedere a questi ultimi il controllo di spazi territoriali, aeroporti, basi navali che sarebbero stati utilizzati per la guerra contro la Germania.

L’annuncio fu ritardato di qualche giorno perché il governo italiano temeva, motivatamente, la reazione dei tedeschi, che dal luglio precedente erano ormai presenti in tutto il territorio, e affiancavano i reparti italiani nelle zone estere di occupazione.

Le precauzioni di Badoglio non impedirono una pessima gestione di un cambiamento di fronte – reso effettivo, tuttavia, solo più di un mese dopo, quando l’Italia dichiarò guerra alla Germania e ottenne l’ambiguo status di cobelligerante – che rappresentò quello che può essere considerato il momento più difficile della storia italiana contemporanea. Quando, nel tardo del pomeriggio dell’8 settembre, il primo ministro Badoglio fu costretto a riferire alla nazione l’avvenuta stipula dell’armistizio, il paese si trovò completamente impreparato, e in balia dei tedeschi. L’illusione che la guerra fosse finita durò pochissimo, e per la gran parte degli italiani, civili e militari, in Italia e all’estero, l’armistizio equivalse all’inizio della fase più drammatica del conflitto.

La Mostra-museo Cassibile Memorie ed Immagini, dedicata all’armistizio sottoscritto il 3 settembre 1943, è riproposta annualmente dall’Associazione storico-culturale Kakiparis. Ha luogo negli spazi della scuola elementare di Cassibile ed è visitabile nei mesi estivi, per poi essere smantellata e riallestita l’anno successivo.

Come in altri casi, questa mostra-museo tende a valorizzare l’evento storico come elemento dell’identità locale e della valorizzazione del territorio e ai visitatori vengono proposti itinerari sia nei siti culturali della cittadina, sia in luoghi delle vicende o siti archeologici e ambientali della zona. La conoscenza di quello che è ritenuto l’evento più rilevante della storia del luogo è considerata e proposta – soprattutto ai giovani – come l’elemento educativo principale perché si confrontino con le vicende del passato.

Lo spazio espositivo è limitato e la consistenza dei materiali esposti è contenuta ed è visitabile solo in due mesi dell’anno, come accade anche per i musei d’alta quota dell’arco alpino, ma testimonia una iniziativa positiva e in progress in un luogo considerato difficile. In questo senso si può auspicare che nel periodo di apertura siano promosse specifiche attività di informazione dirette ai giovani – anche con premi e incontri con giovani di altri luoghi – sollecitando all’uso di nuovi mezzi di comunicazione per conoscere le vicende, proporre temi espositivi, creare reti di relazioni.

In un unico ampio ambiente adibito per solito ad aula magna della scuola, la mostra-museo è allestita con mezzi semplici a servizio di un obiettivo che può forse apparire ambizioso. L’allestimento è costituito da una messa in scena della firma dell’armistizio: intorno ad un tavolo coperto da tessuto mimetico sono disposti cinque manichini, di cui quattro in divisa (gli alleati) e una in abiti civili (il generale Giuseppe Castellano). La fotografia originale della scena, riprodotta in gran formato, è inserita in una esposizione di foto storiche del 1943 che riproducono lo sbarco e la campagna di Sicilia. Alle immagini si accompagnano altri manichini vestiti con uniformi, teche contenenti armi ed oggetti militari, manifesti, giornali.

Associazione storico-culturale Kakiparis