Lazio | Pontecorvo (FR)
- campagna d'Italia
Il luogo e le vicende
Tra il settembre 1943 e il maggio 1944, Pontecorvo, adagiato sulle pendici del Monte Leuci, fu un punto geostrategico nella valle del Liri. Insieme ad Aquino e Piedimonte San Germano, fu uno dei paesi chiave, della Linea Hitler (nota anche come Sbarramento Senger, dal nome del generale Frido Von Senger und Etterlin, che ne ideò e promosse la realizzazione), la linea difensiva tedesca posta pochi chilometri più a nord della Linea Gustav, ad ovest del massiccio del Monte Cairo.
Proprio sulla Linea Hitler-Sbarramento Senger le truppe tedesche si attestarono il 18 maggio 1944, quando la Linea Gustav fu superata dall’avanzata delle forze franco-coloniali del generale Juin sui Monti Aurunci e dalla conquista delle alture intorno a Montecassino da parte del corpo di armata polacco del generale Anders.
Il Monte Leuci, sulla strada tra Pontecorvo e Pico (verso il Tirreno) rappresentava per i tedeschi un baluardo strategico per bloccare l’avanzata degli Alleati verso nord. Il compito di espugnarne le difese fu affidato alle truppe francesi: il 21 maggio 1944, un primo assalto fu efficacemente contrastato dal contrattacco tedesco della 26esima divisione corazzata. L’intervento di reparti canadesi, provenienti dalla sponda settentrionale del Liri, permise il giorno successivo di occupare la sommità del monte, dopo quattro violenti contrattacchi. Tedeschi e canadesi si fronteggiarono in una cruenta battaglia nell’area compresa tra la provinciale che collega le cittadine di Pontecorvo e Aquino e la strada per la contrada Valli, dove si erano attestati i Panzergranadieren tedeschi, in posizioni fortificate (in parte visibili ancora oggi), rafforzate dalle torrette interrate di carri Panther. Il 23 maggio 1944 il generale Alexander ordinò l’offensiva decisiva per spezzare le resistenze sulla Linea Hitler: i canadesi avanzarono verso Pontecorvo e i reparti britannici verso Aquino. Gli scontri, con ingenti perdite umane, permisero la liberazione di Pontecorvo il 24 maggio e di Aquino il giorno successivo.
La guerra aveva peraltro segnato tragicamente l’abitato di Pontecorvo anche prima delle battaglie di maggio: la città fu infatti ripetutamente bombardata dagli alleati fin dal novembre 1943, con l’obiettivo di colpire il “ponte curvo” sul Liri. Nel primo attacco aereo, il 1° novembre, persero la vita molte centinaia di civili (da 400 a 700, secondo le diverse fonti), e tuttavia il ponte rimase in piedi. I raid continuarono nei mesi successivi, distruggendo quasi per intero l’abitato, ma il ponte cadde solo dopo essere stato minato dai tedeschi in ritirata.
Il Museo delle Battaglie di Pontecorvo, realizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito, fu inaugurato il 24 maggio 2004, nel 60° anniversario della liberazione della città e si trova sulla sommità del Monte Leuci. Trova sede nell’antica chiesa della Madonna di Monte Leuci, che già prima della guerra era stata una colonia elioterapica per bambini.
Il Museo risponde al nobile e diffuso proposito di conservare e tramandare la memoria delle sofferenze patite dai cittadini di Pontecorvo e da tutta la popolazione della Valle del Liri durante la seconda guerra mondiale, come monito per le generazioni future. In realtà questo proposito sembra sacrificato in nome di un racconto più strettamente militare della guerra, che privilegia gli aspetti dei combattimenti e degli eserciti in campo più che le testimonianze dirette dei civili.
L’esposizione, ospitata in ambienti piuttosto circoscritti, mette al suo centro la localizzazione dei teatri delle battaglie con una riproduzione in materiale plastico della carta geografica dei territori, simbolicamente affiancata ai due lati dalle sagome fotografiche di due militari, uno tedesco ed uno canadese, che si fronteggiano con mitragliatrici. Gli eventi – bombardamenti e combattimenti – sono documentati attraverso una collezione di fotografie, esposte in pannelli, accompagnate da didascalie e commenti di inquadramento. Intorno sono poi collocati cimeli militari e reperti bellici raccolti nei luoghi stessi dei combattimenti.
- Museo Memoriale del secondo corpo d’armata polacco, Cassino (Fr)
- Museo vivo della memoria, Colle San Magno
- Museo Multimediale Historiale, Cassino (Fr)
- Monte Leuci e il Museo delle Battaglie, Museo delle battaglie Pontecorvo, Pontecorvo (Fr) 2005
- Pontecorvo caposaldo della linea Hitler-Senger, Museo delle battaglie Pontecorvo, Pontecorvo (Fr) 2006
- Cecilia Mastrantonio, a cura di, Il Cassinate territorio di guerra. Le altre storie, Arte stampa, Roccasecca (Fr) 2016