Toscana | Sansepolcro (AR)
- Resistenza nelle città
Il luogo e le vicende
Sansepolcro è una piccola e antica città della provincia di Arezzo. Nell’estate del 1944, il suo territorio fu attraversato dalla Linea Gotica e coinvolto nel passaggio del fronte bellico. Nel periodo che precedette la liberazione del paese, gran parte della popolazione fuggì verso le campagne per sottrarsi ai bombardamenti, mentre coloro che decisero di restare vennero lasciati dalle autorità civili e militari tedesche e fasciste, in balia di se stessi, senza nessun tipo di organizzazione della vita civile. Mentre i fascisti, già alla metà di giugno, erano fuggiti verso il nord, le truppe tedesche erano rimaste nei pressi della città per asportare tutto il materiale che poteva servire per proseguimento della guerra. Al vuoto lasciato dalle autorità militari e politiche cercò di far fronte il Vescovo della città, mons. Pompeo Ghezzi, che tentò di ridare un minimo di organizzazione alla vita civile e di ripristinare il funzionamento di alcuni servizi primari (prelevamento di acqua, forni per la produzione di pane, servizi medici e di sorveglianza per le case abbandonate). Nell’agosto del 1944, ancora prima dell’arrivo degli Alleati, le truppe tedesche lasciarono Sansepolcro che venne immediatamente occupata dalle truppe partigiane formatesi nei mesi precedenti, le cui fila erano state ingrossate dagli ex-prigionieri di guerra, in particolare jugoslavi, fuggiti dal vicino campo di Renicci. Con la presenza partigiana la situazione di vuoto di potere venne in parte colmata con la costituzione del Cln cittadino, che mantenne il controllo della città sino al 2 settembre, quando in paese entrarono le truppe Alleate. A Sansepolcro vennero poi acquartierati a parte dei soldati del corpo d’armata dell’esercito alleato guidato dal generale Władysław Anders, reduci dalla battaglia di Montecassino.
Il Museo e Biblioteca della Resistenza di Sansepolcro venne istituito nel 1976 per volere dell’Anpi, con lo scopo di ricordare i fatti legati alla Resistenza nel paese e il tragico passaggio del fronte. Tuttora risponde alla sua vocazione di divulgazione storico culturale dei valori della Resistenza, e di ricerca e conservazione della documentazione sull’Antifascismo, sulla Resistenza, sui campi di concentramento e sul confino durante il Regime fascista. Dopo il terremoto che ha colpito la regione Toscana nel 2001, la sede del museo è stata trasferita nel centro del paese, in Via Matteotti, all’interno di un edificio di proprietà comunale. Al suo interno è esposta una mostra permanente intitolata Perché Resistenza, costituita da 40 quadri, e conservata una collezione di armi leggere della Seconda guerra mondiale, per lo più provenienti dallo Stabilimento Militare di Terni, varia oggettistica dell’epoca donata da privati cittadini e materiale proveniente dal Campo di internamento fascista di Renicci di cui un plastico riproduce la planimetria. Negli ultimi anni è stato acquisito un corpus documentario sul fenomeno concentrazionistico e sono stati avviati progetti di collaborazione con altri istituti impegnati nello studio dell’internamento. Sono infine presenti una nastroteca che raccoglie canti resistenziali e testimonianze, fotografie d’epoca e una raccolta di quadri sul tema della Resistenza. Annessa al museo è una piccola biblioteca, composta da circa 2500 volumi di storia locale, contemporanea e resistenziale, da una raccolta di documenti del periodo 1920-1945 e un’emeroteca che raccoglie serie complete di riviste del periodo fascista e postbellico.
- Auto: percorrere l'autostrada E45 (Roma/Cesena) fino all'uscita di Sansepolcro (a 35 minuti da Cesena e a un'ora e 45 minuti da Roma).
- Treno: sino alla stazione di Arezzo poi proseguire con il servizio Autolinee Sita.
- Sacrario di San Pancrazio, Bucine (Arezzo)
- Sala della Memoria, Civitella Val di Chiana (Arezzo)
- A. Brizzi, La Piazza. Cronache di un ventennio a Sansepolcro. Edizioni Amatoriali Tiberine, Sansepolcro 1981
- G. Ugolini, È passata la rovina a San Sepolcro. Cronaca cittadina dall'8 settembre 1943 al 3 settembre 1944. Stampa Grafiche Borgo, Sansepolcro 2001
- Alvaro Tacchini, Guerra e Resistenza nell’alta valle del Tevere. 1943-1944, Petruzzi editore, 2015