Museo Etnografico della Linea Gotica

Toscana | Bruscoli (FI)

Il luogo e le vicende

Il paese di Bruscoli, un borgo del Mugello nei pressi del Passo della Futa a poca distanza da Firenzuola – tra la Romagna e la Toscana ‒ si trova in una zona a ridosso della Linea Gotica contro la quale i partigiani provenienti sia dalla Romagna che da Firenze compirono diverse azioni di danneggiamento. In questa zona, infatti, il movimento di Liberazione trovò terreno molto fertile, rinforzato dal diffuso sostegno delle masse mezzadrili che contribuirono, con variegate forme di lotta non armata, al sabotaggio contro gli ammassi granari forzosi e delle vie di comunicazione. Firenzuola, poi, fin dall’8 settembre 1943 accolse molti prigionieri alleati fuggiti dai campi di prigionia e militari italiani sbandati e, successivamente, divenne rifugio per le formazioni partigiane sfuggite al rastrellamento del febbraio del 1944 avvenuto in Romagna, tra le quali anche la 34ª Brigata Garibaldi “Bianconcini” che operava sull’Appennino tosco-emiliano. L’offensiva conclusiva alla Linea Gotica in questa zona arrivò dagli Alleati che, supportati dalla crescente pressione partigiana, indussero i tedeschi al ripiegamento, liberando così i vari centri della vallata all’inizio dell’autunno del 1944.

Il Museo storico etnografico ha sede nell’ex scuola elementare di Bruscoli ed è stato fondato dal Gruppo Archeologico di Bruscoli (G.A.B), gruppo nato nel 1989 con l’intento di censire e studiare, da un punto di vista storico-archeologico, il territorio montano e le alte vallate circostanti il Passo della Futa. È composto da tre sezioni, la prima conserva reperti Geo-archeologici e Paleontologici, rinvenuti durante le campagne di scavo effettuate lungo i selciati antichi e sui ruderi del castello medievale dei Conti Alberti; La sezione etnografica è dedicata agli usi e costumi della civiltà contadina e riunisce attrezzi ed utensili, ricostruzioni di ambienti agricoli e di attività artigiane. La sezione di storia contemporanea, infine, espone residuati bellici relativi alla Linea Gotica che passava lungo queste montagne ed è dedicata agli eventi verificatasi in questa zona durante il secondo conflitto mondiale. Raccoglie circa settecento oggetti tra bombe, pistole, baionette, maschere antigas, decorazioni, bandiere, oggetti della vita quotidiana dei soldati, divise ecc., oggetti che per la maggior parte sono stati donati al museo dagli abitanti della zona.

Proprietà privata