Museo Storico della linea Gotica

Marche | Casinina (Auditore) (PU)

Il luogo e le vicende

In seguito all’avanzata alleata della tarda primavera 1944, i comandi militari nazisti decisero di realizzare la Linea Gotica, un vallo difensivo ai piedi dell’Appennino lungo la direttrice che da Massa e Carrara arrivava a Pesaro, per una lunghezza di 280 km. Dal giugno, dunque, i tedeschi ordinarono lo sgombero della popolazione dai centri che avrebbero dovuto costituirne i capisaldi difensivi, come la città di Pesaro. Anche dal piccolo paese di Casinina ‒ frazione del comune di Auditore ‒ la popolazione venne fatta evacuare mentre le campagne vicine vennero diffusamente minate per impedire il passaggio di uomini e mezzi. Le divisioni anglo-americane giunsero in zona tra il 25 agosto e la fine del settembre 1944, coadiuvate da formazioni partigiane, come la Brigata “Majella”, che per tutta l’estate compirono azioni di disturbo e sabotaggi nei confronti dell’esercito tedesco, ritardando la costruzione della linea difensiva. L’8a Armata britannica, che condusse le operazioni nella parte adriatica del fronte, attaccò alla fine del mese le difese predisposte dai tedeschi lungo il fiume Foglia e le divisioni indiane dell’esercito alleato occuparono Casinina, luogo ove oggi è sito il museo, mentre sull’altura di Auditore le truppe tedesche opponevano accanita resistenza. Casinina fu dunque teatro di aspri combattimenti e, anche qui, fu decisivo il sostegno che le formazioni partigiane diedero alle truppe alleate, svolgendo un’importante opera di intelligence militare e fornendo loro informazioni sulle zone non minate, rendendo così meno rischioso e più agevole il loro passaggio. Le truppe dell’8a Armata riuscirono così a sfondare la Linea Gotica e a proseguire con l’avanzata, non prima però di aver liberato Pesaro, dove si erano asserragliate ingenti forze tedesche che vennero sconfitte solo nei primi giorni del settembre 1944. Urbino, invece, era già stata liberata da formazioni partigiane che avevano anticipato l’arrivo delle truppe alleate alla fine dell’agosto.

Il Museo Storico della Linea Gotica è stato istituito nel 1992 con lo scopo di testimoniare il passaggio della linea del fronte nell’alto Pesarese durante la Seconda guerra mondiale. Il museo si compone di cinque sale di cui quattro sono allestite con pannelli permanenti mentre la quinta è riservata all’archivio storico e alla proiezione di documentari didattici. La sezione espositiva ospita oltre 3.000 reperti bellici: bombe, mine antiuomo e anticarro, maschere antigas, pugnali, mortai, carabine, mitragliatori e altro materiale da campo appartenuto ai due eserciti in lotta. Sono anche esposte, dentro a teche, divise originali dell’esercito tedesco, americano e canadese. Il materiale contenuto all’interno del museo ‒ ritrovato nei pressi del paese o donato dai famigliari di coloro che parteciparono alla guerra ‒ assieme a molte fotografie scattate sui luoghi delle operazioni di guerra, permette di ricomporre il quadro delle operazioni belliche ma anche di ricostruire la vita dei soldati dei diversi eserciti. Il materiale esposto invita il visitatore a riflettere anche sui problemi e sulle sofferenze patite dalla popolazione civile durante e dopo la fine del conflitto, come attesta una collezione di manifesti dell’immediato dopoguerra con cui la popolazione civile e in particolar modo i ragazzi venivano avvertiti della permanenza di mine inesplose o altri residuati bellici. Una sezione del percorso museale è poi dedicata al ruolo svolto dai partigiani nella località di Auditore-Casinina a sostegno delle truppe alleate. Il museo fornisce un servizio di guide ed è attrezzato con un’aula conferenze e per proiezione di audiovisivi. Possiede inoltre un archivio storico ed una consistente videoteca. Inoltre sono previste attività didattiche specifiche per le scuole. Annesso al museo vi è il Parco Tematico della Memoria, sede del Monumento Internazionale ai caduti e dell’esposizione di numerosi mezzi militari originali. Nei pressi della località di Casinina sono anche stati conservati fortini tedeschi che possono essere visitati in certi periodi e su richiesta telefonica.

  In Auto: da ovest autostrada A1 uscita Arezzo, prendere la S.S. 73 direzione Sansepolcro, seguire sulla E45 direzione Roma uscita San Giustino, prendere la S.S. 73bis direzione Pesaro/Urbino (Bocca Trabaria) fino a Sant’Angelo in Vado, proseguire sulla S. Pedemontana direzione Carpegna fino a Lunano poi sulla S.Provinciale Fogliense direzione Pesaro fino a Casinina. Da Est autostrada A14 uscita Pesaro, prendere la S.S.423 direzione Urbino, arrivati a Montecchio prendere la S.Provinciale Fogliense direzione Carpegna fino a Casinina.
Privata. Ingresso a pagamento