Museo del Secondo Risorgimento

Campania | Mignano Montelungo (CE)

Il luogo e le vicende

Il Comune di Mignano Montelungo conta circa 3300 abitanti ed è situato in Campania, in provincia di Caserta, tra gli Appennini Campano-Molisani e si trova in una valle dall’importanza strategica tra i monti del vulcano di Roccamonfina, Monte Caira e Montecassino. Durante laseconda guerra mondialeil territorio fu teatro di due battaglie dellacampagna d’Italia condotta dalle forze angloamericane. Per l’Italia quelle battaglie hanno un rilievo anche simbolico del tutto particolare, perché videro il battesimo del fuoco di reparti regolari cobelligeranti delle forze armate costituiti nel Regno del Sud. Infatti, il 27 settembre1943 – con uomini provenienti da tutta Italia e da diversi corpi e specialità dell’esercito – fu costituito ilPrimo Raggruppamento MotorizzatodelRegio Esercito, sotto il comando del generaleVincenzo Dapino e inquadrato a disposizione del generale statunitenseGeoffrey Keyes, comandante delII corpo d’armata dell’esercito degli Stati Uniti. In questo ambito, esso partecipò ai combattimenti per lo sfondamento dellalinea del Volturno.

Il paese fu duramente colpito dal passaggio della guerra: il 29 e il 30 settembre – apprestando una linea di difesa per contrastare l’avanzata nemica – i tedeschi avevano fatto saltare in aria varie abitazioni, la fortezza, il municipio ed il ponte sul Rava (ponte Ferdinandeo), unico passo tra la strada statale Casilina ed il centro di Mignano.

Il 3 dicembre gli italiani ricevettero l’ordine di attaccare e conquistare Monte Lungo e la mattina dell’8 dicembre attaccarono approfittando di una fitta nebbia, ma si trovarono inaspettatamente scoperti perché improvvisamente un forte vento la spazzò via. Il Raggruppamento fu costretto a ripiegare ed a subire forti perdite e un alto numero di dispersi. Vi concorse la scarsa coordinazione con gli statunitensi, la mancanza di informazioni precise sulla consistenza delle difese tedesche e di una adeguata preparazione e copertura d’artiglieria. Solo alcuni giorni dopo, il 16 dicembre – sostenuti dall’intervento di reparti statunitensi –conseguirono l’obiettivo e i reparti tedeschi ripiegarono sulle posizioni fortificate dellaLinea Gustav.

Il Museo si trova nel seminterrato del palazzo comunale (già sede di un antico carcere borbonico), con ingresso sul retro del Municipio, allestito per iniziativa di un reduce italiano combattente, il sottotenente Massimiliano Rovera. Esso raccoglie reperti bellici delle battaglie di Montelungo del dicembre 1943.

È un museo tipicamente collezionistico, dove gli oggetti e le immagini esposte raccontano solo del passaggio della guerra su quel piccolo territorio, senza mai allargare il respiro alle vicende più generali. Nell’ingresso si trovano due vetrine con materiale fotografico, gigantografie degli eventi bellici e alcuni cimeli tra i quali targhe ricordo, album fotografici e una mantella donata dal gen. Aldo Visco. Nel corridoio quattro vetrine contengono altri cimeli angloamericani e tedeschi, e fotografie di reparti militari e combattenti. Nelle altre sale ci sono quattro vetrine che espongono cimeli e documenti di militari italiani, soprattutto dei reparti 51° Bersaglieri, 67° Fanteria, 11° Artiglieria; un plastico raffigurante i luoghi delle battaglie; resti di un aereo statunitense Curtis P40. Tra le cose esposte, oltre a reperti militari tipicamente bellici, come schegge di granate, parti meccaniche di mezzi e di armi, cassette per munizioni, piccozze e attrezzi leggeri, elmetti, munizioni e caricatori, vi sono numerosi documenti e cartine dei luoghi redatti da soldati. Diari e lettere dal fronte cercano di restituire un’immagine più concreta dei soldati che in quei luoghi lasciarono le loro giovani vite.

Comune di Mignano Montelungo